1. |
La Chiave della Libertà
04:57
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O fucile vecchio mio compagno
O mio compagno nel combattimento
Tu che vali forse più di un regno
sei la chiave della libertà
Per mutilare Dio
Servito è il ferro di due mondi almeno
Per terminare l’uomo
Ne bastan dieci grammi forse meno
Il peso di una chiave, di un dozzinale anello di una vite
Il calibro, registra solo il vuoto
Le forme le funzioni son finite
O fucile vecchio mio compagno
O mio compagno nel combattimento
Tu che vali forse più di un regno
sei la chiave della libertà
Il tempo viene meno
La vita, come perdita di stile
La gioventù ad oltranza
Un’altra malattia senile
Espianti ciò che eri
In vista di un milione di domani
Ma intanto ciò che speri
Ti sfugge come sabbia dalle mani
Sul cammino dell’onore
Combattiamo, combattiamo con ardor
Rimasto il ferro chiave
Non vi è casa in cui tornare
L’anello non ha dita
La vite passo in cui girare
E’ solo un minerale
Persino il sangue impara a farne a meno
Lo sai che il mutilare la chiave della libertà che avremo
Sul cammin dell’onor
Combattiam con ardor
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2. |
Toxin
02:48
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Impianti, sottocute,
a simulare il tono
Muscoli, ipertrofici, l’ultrasuono
L’onda d’urto, il laser, la protesi massiva
La massa farà massa, il sangue alla deriva
Un’alba iconoclastica, in una notte urbana
Nail art contraccettivi, l’erba nigeriana
Motori iper compressi che bruciano puliti
Tatuaggi neo tribali, polimeri e solfiti
La bamba proletaria che poi ci scappa il morto
Fai il pieno di tossine cibo etnico d’asporto
Suture e cicatrici, di acne medio grave
Il corpo è una galera e non hai tu la chiave
Toxin
Il lungo mare asfittico e l’alga nauseabonda
Cadavere migrante, che dondola sull’onda
Disprezzo furibondo che invoca gas nervino
Essenze per l’ambiente lavanda agrumi e pino
Policromia sessuale gioiosa e indefinita
Oppioidi palliativi per il tuo fine vita
Toxin
La festa sta finendo
Lo stupido ombelico sul quale ballavate non è più tanto amico
E vi dà gusto odiare chi già se n’era accorto ormai lo si può dire
La ragione aveva torto
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3. |
L'ultima Notte
04:24
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Era la notte bianca di natale
Ed era l’ultima notte degli alpini
Tutto ora tace a illuminar la neve
Eppure s’alza l’ombra di una voce
Gli occupanti
dileguano allo spegnersi del sole
E gli assediati
rovistano ricurvi le rovine
Tutti perdenti
la notte infine porterà consiglio
Nel suo protrarsi
per un millennio ancora
Era la notte bianca di natale
Ed era l’ultima notte degli alpini
Tutto ora tace a illuminar la neve
Eppure s’alza l’ombra di una voce
Quietamente
nel buio senza umane interferenze
Il firmamento
risplende di trionfali indifferenze
Impotenti
resistere sembrava fuori luogo
Consolante
che manchi così poco
Ci manchi così poco
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4. |
Macht Frei
05:51
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Femen strike
Occupy
Gay pride
Business
Human right
IMF (international money found)
Macht frei
ECB (European central bank)
Macht frei
No future
IMF (international money found)
Macht frei
ECB (European central bank)
Macht frei
Post future
Migration of souls
Macht frei
Deportation of souls
Macht frei
Migration of money
Macht frei
Poverty share
Rights on demand
Macht frei
IMF (international money found)
Macht frei
ECB (European central bank)
Macht frei
No future
IMF (international money found)
Macht frei
ECB (European central bank)
Macht frei
Post future
No future for me
Macht frei
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5. |
Eva
05:13
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Ora che altro dire ancora
Che tu non sai che io non so
Tranne che un cancro ci divora
Buone nuove io non ne ho
Ora che altro dire ancora
Che tu non sai che io non so
Parole sepolte diventano una lancia
Sante parole gridate sottovoce
Il vostro caos è il mondo intero
Il mio paese un cimitero
Voi di qua Dio di là la vostra civiltà
Ora che ci rimane ancora
Che giorni avrai che veste avrò
Odio gli sguardi di chi implora
False speranze io non ne do
Parole sepolte diventano una lancia
Sante parole gridate sottovoce
Il vostro caos è il mondo intero
Il mio paese un cimitero
Voi di qua Dio di là
Parole sepolte la verità che avanza
Sante parole gridate con amore
Il vostro caos è il mondo intero
Il mio paese un cimitero
Voi di qua Dio di là la vostra libertà
La primavera è finita
Ma forse la vita comincia da qui
Eva dagli occhi blu con quei capelli non sei più tu
Parole sepolte diventano una lancia
Sante parole gridate sottovoce
Il vostro caos è il mondo intero
Il mio paese un cimitero
Voi di qua noi di là la sarà quel che sarà
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6. |
Finale
03:22
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Dish-Is-Nein Bologna, Italy
Il percorso di mutazione che ha attraversato tutta la carriera dei Disciplinatha
si veste di una nuova immagine, un
nuovo inizio che non rinnega il passato, né i contenuti, né l’iconografia, né i protagonisti; eppure ne vuole prendere le
distanze, fin dal nome. Dish-Is-Nein è dramma verdiano del terzo millennio, poema lirico e furore punk, metallo epico e spleen notturno.
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